Mentre va Giannino a scuola
Ei contempla con diletto
Or la rondine che vola,
Or la nube, il ciel, l'insetto
O il pulviscolo leggiero
Quasi al par del suo pensiero,
Sì distratto che non vede
Dove mette il picciol piede.
Guard'in aria e non Giannino
È chiamato quel bambino.
Ecco un can che ver lui viene;
Guard'in aria non lo scorge,
Perchè fisso il guardo ei tiene
Alla nuvola che sorge.
Nessun grida: « Olà Giannino,
Guarda il can che t'è vicino! »
E si danno un forte urtone
Guard'in aria ed il barbone.
Patapum! ecco cascato
Col barbone è lo sventato!
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