Ma sotto il sol, che lo rendeva ansante, A lui pare il fucil troppo pesante. Sotto una pianta a riposar si giace, E la lepre lo guarda e sen compiace. Quando il sente russar beatamente, La lepre s'avvicina all'imprudente; Gli porta via lo schioppo e poi gli occhiali. E via sen corre, quasi avesse l'ali. |
La lepre sul nasino ha collocato Gli occhiali ed il fucile ecco ha spianato. Prende di mira il fiero cacciatore, A cui per il terror traballa il core. Ei fugge strepitando: « Aita, aita, Gente, gente, salvatemi la vita! » |
Davanti a un pozzo il cacciatore è giunto
Vederlo e saltar dentro è solo un punto.
A lui preme salvar la vita cara.
La lepre in quel momento il colpo spara!